Cultura e bellezza sono state fin dalla fondazione parte integrante dell’opera sociale e educativa dell’Istituto degli Innocenti.

Nella fabbrica progettata da Brunelleschi la modernità dell’architettura rinascimentale esprime anche una nuova concezione dell’assistenza all’infanzia. Nel corso della sua storia l'edificio si è poi sviluppato dando vita a un complesso monumentale in cui convivono e si sovrappongono le perfette simmetrie brunelleschiane e le stratificazioni prodotte da sei secoli di accoglienza e cura dell'infanzia.

Nel corso dei secoli molti artisti hanno contribuito a rendere bello e accogliente il “luogo” dei fanciulli e a comunicare i valori e l'identità dell'istituzione, come Domenico Ghirlandaio che nella pala commissionata alla fine del Quattrocento per l’altare maggiore della chiesa grande dell'Ospedale racconta la collaborazione tra il Comune di Firenze e l’Arte della Seta nella gestione del servizio di accoglienza dei bambini.

La raccolta delle memorie legate alla funzione sociale dell'Istituto, infine, costituisce un ricchissimo patrimonio documentario, composto da oltre 13.000 unità archivistiche, che ripercorre la storia dell'ente, dalla fondazione dell’Ospedale ai giorni nostri, assieme a testimonianze di altre e più antiche istituzioni annesse nel corso dei secoli.

E' il forte legame con l’attività assistenziale che rende l’intero patrimonio culturale degli Innocenti unico al mondo e la sua specificità ha portato l'ente a modificare nel 2004 lo Statuto esplicitando la stretta connessione tra le attività di conservazione e valorizzazione, svolte da museo e archivio storico, e le altre attività istituzionali socio educative e di ricerca, che insieme contribuiscono alla promozione della cultura dell’infanzia.