Ecco perchè anche noi eravamo a Roma, il 17 luglio
21 July 2014

Ecco perché eravamo anche noi il 17 luglio a Roma, alla presentazione dell’iniziativa “5 buone ragioni per accogliere i bambini che vanno protetti”: c’è troppa confusione quando si parla di accoglienza.

Perché in alcuni casi l’allontanamento del bambino dalla sua famiglia d’origine risulta necessario, perché non c’è un meglio o un peggio in assoluto tra l’accoglienza in famiglia e l’accoglienza in comunità, perché gli allontanamenti possono durare anche molto tempo e a volte sono per sempre, perché è importante il contributo di tutti, sia esso del servizio pubblico, sia del terzo settore che dell’associazionismo familiare e perché basta confondere l’affido con l’adozione.

Ci sono dei falsi miti che riguardano i minorenni allontanati dal nucleo d’origine e le loro famiglie e le associazioni Cnca, Agevolando, Cismai, Cncm, Progetto famiglia e Sos villaggi dei bambini, hanno deciso di portare le loro esperienza vissute in tanti anni di lavoro con ragazzi e famiglie racchiudendole nel documento presentato ieri.

“Sarebbe bello se tutti i bambini potessero restare con i loro genitori, ma non sempre purtroppo è così – dice la Presidente dell’istituto degli Innocenti Alessandra Maggi, che ieri era presente all’incontro -. Ci sono delle situazioni di soprusi e disagio tali per cui un minore non può essere in grado di crescere dal punto di vista psicofisico in modo corretto rimanendo nel nucleo famigliare d’origine. Chiaramente quello di aiutare le famiglie a risolvere i loro problemi è certamente la strada auspicabile, ma in molti casi l’accoglienza in strutture a seguito di un provvedimento del Tribunale per i minorenni si dimostra la soluzione migliore a creare delle prospettive di vita diverse a questi bambini. Non ci sono soluzioni giuste in assoluto, ma esistono soluzioni giuste se si tengono nell’adeguata considerazione le caratteristiche delle singole situazioni e della vita di ogni minore ”.