![Giornata mondiale delle bambine](https://2015.istitutodegliinnocenti.it/sites/default/files/11_ottobre.jpg)
Provengono da Paesi diversi, anche molto lontani tra loro, come l'India, l'Etiopia, il Nepal e il Nicaragua, ma hanno in comune un triste destino, che le vede costrette a sposarsi con uomini adulti.
Storie drammatiche, fatte di violenze e diritti negati, che hanno conseguenze pesantissime sulla vita delle giovani mogli. Troppo giovani, perché ancora bambine, a volte di età inferiore ai dieci anni.
A loro è dedicata la prima Giornata mondiale delle bambine, che si celebra oggi in tutto il mondo per far sì che i diritti delle più piccole, spesso calpestati come nel caso dei matrimoni precoci, siano posti al vertice delle priorità nei prossimi decenni.
La Giornata - istituita dall'Onu a seguito di un'ampia mobilitazione di Plan international, organizzazione internazionale che si occupa di diritti dei minori, a cui hanno aderito varie realtà - vuole richiamare l'attenzione sulla condizione di vulnerabilità delle bambine e delle ragazze, affinché i loro diritti siano riconosciuti e garantiti.
Tante le iniziative che si svolgono in tutto il mondo per ricordare le sfide che si trovano ad affrontare le bambine - costrette a subire una doppia discriminazione, di età e di genere - e ribadire la centralità di diritti fondamentali, come l'istruzione, il gioco, la salute.
Oggi, al Palazzo dell'Onu a New York, si tiene una conferenza organizzata da Unfpa (Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione), Unicef, UN Women e Girls not brides, che prevede un confronto fra esperti sui diritti delle bambine e in particolare sul tema dei matrimoni precoci. Sempre oggi al Palazzo dell'Onu viene inaugurata la mostra Too young to wed, 34 foto scattate dalla fotografa Stephanie Sinclair in cinque Paesi, nell'arco degli ultimi nove anni, alle bambine costrette a sposarsi. Unfpa, inoltre, presenta un rapporto che documenta la diffusione del fenomeno dei matrimoni precoci e le gravi violazioni subite dalle spose bambine.
In occasione della Giornata, Plan international lancia ufficialmente la campagna Because I am a girl, che ha l'obiettivo di garantire un'istruzione di qualità alle bambine e alle ragazze. L'ottagono della Galleria Vittorio Emanuele di Milano e i principali monumenti delle più grandi città del mondo - tra cui il London Eye, la Sirenetta di Copenhagen e l'Empire State Building di New York - si tingeranno di rosa. Because I am a girl invita a fermarsi un attimo per farsi fotografare con le mani alzate e inviare le foto a Plan international che le farà avere all'Onu. Nel video realizzato per la campagna compare il volto di Freida Pinto, attrice protagonista del film The millionaire.
Fra le iniziative organizzate nel nostro Paese, la campagna Indifesa, promossa da Terre des hommes per sostenere progetti finalizzati a prevenire e combattere abusi e discriminazioni di genere. Inviando un sms solidale al costo di due euro al numero 45501, attivo fino al 21 ottobre, si può contribuire al finanziamento dei progetti promossi dalla fondazione milanese per contrastare alcune delle peggiori forme di discriminazioni che colpiscono le più giovani, come quelle di cui sono vittime le “spose bambine” del Bangladesh, le “bambine domestiche” del Perù, le “mamme bambine” della Costa d'Avorio e le “bambine salvate dall'infanticidio” dell'India.
La campagna è stata presentata ieri a Roma, in una conferenza ospitata dalla Sala monumentale della Presidenza del Consiglio dei ministri. All'incontro hanno preso parte, fra gli altri: Gianfranco Fini, presidente della Camera dei deputati; Elsa Fornero, ministro del lavoro e delle politiche sociali e Vincenzo Spadafora, garante nazionale per l'infanzia e l'adolescenza. (bg)
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