![](https://2015.istitutodegliinnocenti.it/sites/default/files/mammasegreta_0.jpg)
L'abbandono del piccolo Mario - neonato prematuro, avvenuto venerdì scorso nella Culla per la vita dell'ospedale Mangiagalli di Milano - ci pone, ancora una volta, davanti al dramma di una donna impossibilitata di prendersi cura del suo bambino.
Lo ha consegnato alla culla riscaldata con un biberon pieno del suo latte e con le tutine piegate, dimostrando tutto il suo amore verso il piccolo, chiedendo così alla comunità di occuparsi di lui.
Il tormento di una madre e il dramma sociale e umano dell’abbandono sono comunque intollerabile; diventa quindi indispensabile trovare il modo per entrare in contatto con chi vive questo dramma prima che avvenga.
Molte le cause dell’abbandono dei bambini come ci raccontano le storie: “assenza” dei padri, madri straniere spesso clandestine, donne in condizione di isolamento, impaurite o comunque in situazione di povertà .
Per queste mamme è importante sapere che, nel nostro Paese, esiste l'assistenza gratuita per le madri in difficoltà e vige il diritto a partorire in condizioni di anonimato, lasciando il figlio in ospedale, affidato ai servizi sociali.
Non è semplice raggiungere con la giusta informazione, ma siamo tutti d'accordo sul fatto che per combattere queste forme di abbandono sono indispensabili azioni informative e di sensibilizzazione, soprattutto rivolte alle fasce di emarginazione e dell'immigrazione. Anche se l'Italia sta affrontando una gravissima crisi economica, riteniamo che non siano da lesinare impegno e risorse per mettere in campo azioni efficaci.
La criticità del fenomeno è aggravata dalla mancanza di dati certi perché le statistiche nazionali sono ferme da oltre un decennio. Ed è anche questo un indicatore di quanta attenzione si dedichi davvero all'infanzia e alla sua tutela, nonostante proclami, leggi e buone intenzioni.
I dati dei Tribunali per i minorenni fotografano la situazione dei bambini dichiarati adottabili a prescindere dalla condizione di nascita (naturale, in anonimato, ecc..); in Toscana, per esempio, sappiamo che nel 2010 i bambini dichiarati adottabili sono stati 34. Diciotto dei quali con meno di un anno e da genitori ignoti (art.11 legge 149) come indicato nel Report del Centro regionale di documentazione per l'infanzia e l'adolescenza realizzato dall’Istituto degli Innocenti.
I diversi progetti che garantiscono alle madri la possibilità di partorire in anonimato in ospedale che si ritrovano in varie parti d’Italia, in Toscana Mamma segreta, sono senza dubbio un ottimo esempio di sostegno alla madre ed al bambino, perché tutelano la salute di entrambi e danno al bambino la chance di essere accolto immediatamente in una nuova famiglia.
Ma anche affidare alle culle termiche presso gli Ospedali il proprio figlio è un gesto d’amore che non trova riscontro nell’attuale quadro normativo, prefigurandosi come abbandono del minore, perseguibile dalla legge.
Crediamo che sia indispensabile mantenere sempre alta l’attenzione sul diritto dei bambini a poter crescere in un contesto famigliare, quello d’origine od anche un altro, e questa attenzione non deve esserci solo di fronte a notizie di cronaca come quella del piccolo Mario, ma nella quotidianità della società tutta e dei servizi chiamati a tutelare tale diritto.
L’Istituto è impegnato in questo in prima linea.
Alessandra Maggi, Presidente dell'Istituto degli Innocenti