Nicholo et Salvestro ponemo nome a uno fanciullo maschio. Fu messo ne la pila mercholedì sera, adì xxviiij° di dicenbre 1445, a ore due di notte et rechollo due fanciugli de’ Singnori. Dissono era figliuolo di maestro Rafaello, ischolare che studa et disono era figliuolo della schiava di Antonio di Taddeo lanaiuolo […]
Adì 5 di febraio 1445 rendemo il sopradetto Nicholo et Salvestro a maestro Rafaello di Chello da Terra Nuova, di volontà di messer Nicholò di Piero, priore dello Spedale e di volontà d’Antonio di Tadeo, padrone della schiava. Fecie co llui d’acordo desse per limosina lire 16.

(AOIF, [Libro dei] fanciugli A, 05/02/1445 - 17/10/1450, n. inv. 485, c. 32r)