Il progetto dell’Istituto degli Innocenti finanziato dalla Regione Toscana aiuta chi è alla ricerca della propria famiglia biologica
21 January 2019

Cresce il numero di persone che fanno richiesta per avere accesso alle informazioni sulle loro origini, cresce la consapevolezza di una cultura dell’adozione e dell’accoglienza capace di scardinare pregiudizi e stereotipi legati all’abbandono. In questo contesto Ser.I.O., il Servizio per le Informazioni sulle Origini, il progetto dell'Istituto degli Innocenti, finanziato dalla Regione Toscana, pensato per orientare chi è alla ricerca della propria famiglia biologica, compie un anno.

Ser.I.O. si avvale della collaborazione tra Istituto degli Innocenti, Regione Toscana, e Centri Adozione di Area Vasta, (Firenze, Prato, Pisa e Siena), i servizi territoriali per il sostegno alle famiglie adottive e della partecipazione del Tribunale per i minorenni di Firenze. Davanti a un cambiamento di scenario (e alle nuove possibilità giuridicamente sostenute di accesso alle informazioni sulla propria famiglia naturale) il progetto innovativo ha il merito di aver avviato una riflessione sulle prassi professionali, ma anche di aver attivato strumenti per rispondere a nuovi bisogni.

Nei primi sei mesi di attività di Ser.I.O. (il progetto è stato avviato nel novembre 2017, ma le attività dello sportello sono iniziate nel marzo 2018) allo sportello informativo, aperto all’Istituto degli Innocenti per offrire informazioni ed orientamento (sull’iter di accesso alle informazioni sulle proprie origini, come disciplinato dall’art. 28 della L. 184/83, poi modificato dall'art.24 della L.149/01), si sono rivolte 75 persone e sono stati realizzati 22 colloqui, dai quali è emersa un'esigenza ben precisa: quella di un ascolto attivo dei bisogni delle persone adottate in uno spazio adatto a raccontare con tranquillità la propria storia.

Nel 2019 Ser.I.O. troverà continuità nell’ambito delle attività del Centro regionale di documentazione per l’infanzia e l’adolescenza di cui alla L.R. 31/00.

Nell’ambito del progetto Ser.I.O. l’Istituto degli Innocenti ha condotto un’indagine con i Tribunali per i Minorenni di tutta Italia per comprendere al meglio il fenomeno della ricerca sulle informazioni sulle origini. Dalla ricerca è emerso un incremento di quasi il 40%, dal triennio 2012-2014 a quello 2015-2017, delle richieste di accesso alle informazioni. Accanto a questo mutamento “quantitativo” si percepisce anche un cambiamento di tipo “qualitativo”: un diverso atteggiamento, di maggiore apertura, al delicato tema della ricostruzione del proprio passato, un percorso essenziale nel processo di costruzione dell’identità di ognuno di noi.

L’Istituto degli Innocenti ha organizzato, tra settembre e ottobre, un percorso formativo “La ricerca delle informazioni sulle origini nell'adozione” al quale hanno partecipato oltre 70 professionisti fra psicologi, assistenti sociali, operatori dei servizi sociali e sociosanitari e referenti degli enti autorizzati. I contributi degli esperti coinvolti hanno aperto a nuove stimolanti prospettive di lavoro in una dimensione rappresentata non solo dall’adottato e dalla sua famiglia adottiva, per molti anni unicamente al centro della riflessione professionale e della letteratura, ma anche dalla madre e dalla famiglia di nascita. Si apre una finestra importante sul mondo, a lungo dimenticato, delle madri e dei genitori di nascita, riconoscendo il ruolo che non solo hanno avuto, ma che sempre avranno, nella vita del bambino.

“Agli Innocenti, luogo di accoglienza simbolo in Italia, si sono sedimentate conoscenze e sensibilità particolari nel comprendere e sostenere i bisogni, i vissuti e le emozioni delle molte persone che, quasi quotidianamente, cercano presso il nostro archivio tracce della propria storia personale o familiare – commenta la presidente dell’Istituto degli Innocenti Maria Grazia Giuffrida – Con Ser.I.O. è stato possibile istituire uno sportello informativo strutturato e uno spazio di riflessione per gli operatori. L’auspicio è che la rinnovata e positiva esperienza di collaborazione creatasi nell’ambito del progetto Ser.I.O., tra Istituto, Regione, Tribunale per i Minorenni e i Centri Adozione, possa proseguire con l’obiettivo che si venga a creare una rete attiva per il sostegno e lo sviluppo di una cultura dell’adozione e dell’accoglienza, condivisa e di comunità”.

"Il Progetto Ser.I.O. rappresenta per la Regione un servizio innovativo e integrato – ha detto l'assessore Stefania Saccardi - Come tale contribuisce concretamente allo sviluppo del sistema di interventi sociali e socio sanitari dedicato a rispondere ai diversi bisogni delle persone, delle famiglie, dei bambini e degli adolescenti e ad accompagnarli lungo i loro percorsi di vita in maniera attenta e qualificata. Stiamo in definitiva sperimentando un rinnovato spazio di collaborazione e di sinergie istituzionali, che non potrà altro che giovare ai rapporti consolidati tra Regione, Istituto, Tribunale per i Minorenni e servizi pubblici di sostegno alla genitorialità, come i quattro Centri Adozione".

“Fondamentale è la formazione degli operatori che grazie al servizio Ser.I.O. è stata avviata, mi auguro che possa essere ampliata a più categorie, comprese le professionalità del mondo giudiziario, ed estesa a livello nazionale. Siamo nel luogo migliore per parlare di cultura dell’adozione e dell’accoglienza: il Museo degli Innocenti documenta una grande attenzione alla conservazione delle informazioni sulle origini a cui dobbiamo ispirarci per portare avanti un percorso di civiltà”, ha commentato Luciano Trovato, presidente del Tribunale per i Minorenni di Firenze.

I risultati del primo anno di progetto sono confluiti nella pubblicazioneLa ricerca delle informazioni sulle origini nell’adozione: vissuti, sostegno professionale e prospettive di sviluppo”.