04 May 2015

A una settimana dal sisma che ha colpito il Nepal centrale benessere e condizioni di salute dei bambini nepalesi sono a rischio: moltissimi sono senza tetto, sotto shock, senza accesso a cure mediche di base.

Il terremoto ha distrutto più di 130 mila abitazioni, nella sola Kathmandu ci sono circa 24mila sfollati.

Secondo Unicef sono circa 2 milioni i bambini che hanno bisogno di assistenza urgente e in un paese in cui oltre il 40% dei più piccoli soffre di malnutrizione cronica la situazione è ancora più pesante.

Almeno 15.000 bambini affetti da malnutrizione acuta grave hanno infatti bisogno di alimenti terapeutici per sopravvivere; a questi si aggiungono 288.000 bambini con segni di malnutrizione moderata, che necessitano di cure per prevenire forme ancora peggiori di malnutrizione.

Inoltre con la stagione dei monsoni alle porte aumenta il rischio di contrarre malattie e che frane e alluvioni producano maggiori danni agli edifici. Molte campagne di raccolta fondi sono già attive per dare sostegno sul posto ai più piccoli e alle loro famiglie.

Si può donare alla stessa Unicef che opera già da molti anni nel paese, ma anche a Save the Children e attraverso il progetto AGIRE, (Agenzia Italiana di Risposta alle Emergenze), un meccanismo di raccolta fondi utilizzato da 10 Ong attive in Italia, "che hanno scelto di unire le loro forze in soccorso alle popolazioni colpite dalle più gravi emergenze umanitarie nel mondo". Tra loro ActionAid, AMREF, CESVI, COOPI, GVC, Intersos, Oxfam, Sos Villaggi dei Bambini, Terre des Hommes e VIS

E mentre c'è chi propone affidamenti d'emergenza per bambini o interi nuclei familiari verso l'Italia, la onlus SOS Villaggi dei Bambini, che da anni opera sul campo, ribadisce l'importanza primaria di sostenere bambini e famiglie nel loro luogo di origine, per non intralciare in alcun modo i ricongiungimenti familiari, laddove possibile. Un principio tra l'altro sancito anche dalla Convenzione Onu sui diritti del bambino nonché dalle linee guida internazionali sull'affido.

Molte organizzazioni umanitarie stanno allestendo Spazi a misura di bambino nei luoghi più colpiti dal sisma, che assicurino protezione da rischi come violenza, abuso e sfruttamento dei bambini soli, promozione del benessere psico-sociale (elaborando il trauma), sostegno emotivo e sociale e rafforzamento della capacità di protezione dell'infanzia da parte della comunità stessa. (f.cop)

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