![](https://2015.istitutodegliinnocenti.it/sites/default/files/minori-toscana.jpg)
La Toscana si conferma una delle regioni più "anziane" del Paese, i minorenni sono infatti il 15% della popolazione, un dato leggermente al di sotto della media nazionale. 14 su 100 sono stranieri. Calano gli abbandoni scolastici ma cresce la disoccupazione giovanile e il fenomeno neet.
Sono alcune delle evidenze che emergono dal Profilo Sociale Regionale 2015, presentato ieri a Palazzo Strozzi Sacrati dalla Regione Toscana insieme all'Osservatorio Sociale Regionale che ogni anno cura il rapporto.
In Toscana continua a essere alta l'offerta di servizi educativi. Nell'anno 2014/2015 erano attivi 1.005 servizi presenti in circa 3/4 dei comuni della regione. L'82% di questi sono nidi, i restanti servizi integrativi (spazi gioco, servizi domiciliari etc...). L'offerta privata convenzionata è quasi raddoppiata negli ultimi anni fino al 53% del totale. Negli ultimi 4 anni la Toscana ha centrato e continua a a mantenere l'obiettivo del 33% di copertura dei servizi 0-2 anni fissato dalla strategia di Lisbona nel 2010.
Complessivamente il livello di partecipazione al sistema di istruzione e formazione è ben al di sopra della media italiana. Gli abbandoni sono calati e rapresentano il 13,8%, dato leggermente migliore della media nazionale ma ancora sotto il 10% indicato come obiettivo dalla strategia Europa 2020 Crescono invece i ritardi scolastici, nell'as 2012 – 2013 il 15% degli studenti era in ritardo rispetto al normale corso di studi.
In tema di interventi sociali e socio – assistenziali per bambini e famiglie la Regione monitora la situazione attraverso il lavoro del Centro Regionale di Documentazione Infanzia e Adolescenza gestito dall'Istituto degli Innocenti. Per quanto riguarda gli interventi su minori in famiglia si registra un graduale aumento di quelli seguiti dall'autorità giudiziaria in collaborazione con i servizi sociali sia in materia civile e amministrativa ma anche in materia penale. Questi ultimi in particolare sono stati 249 nel 2014. Aumentano anche le prescrizioni di incontri protetti e i casi emersi di maltrattamento in famiglia; +641 casi segnalati dal 2006. Il numero di minori vittime di abusi sessuali, che in quasi 6 casi su 10 avvengono in famiglia, è costante nel tempo (179 casi nel 2014 contro 201 nel 2006) Diminuiscono i minori fuori famiglia, dalle 2.341 unità nel 2006 alle 1996 del 2014, e cala anche l'incidenza degli stranieri (39%) e dei minori non accompagnati (201)
Dall'indagine 2015 emergono alcuni cambiamenti in positivo rispetto agli stili di vita come il tasso di consumo di alcol e tabacco, la popolazione in sovrappeso, il gioco d'azzardo. Nonostante questo restano alcune criticità riguardanti ad esempio il consumo di sostanze psicotrope (quasi 4 su 10 dichiarano di averne usate) e i comportamenti sessuali, in particolare l'uso del preservativo sembra in calo (il 56%).
La disoccupazione giovanile sembra purtoppo in aumento e si attesta sul 36% per i giovani 15 - 24 anni, mostrando una crescita più che doppia rispetto a dieci anni fa. Il fenomeno dei NEET (Not in Education, Employment or Training) arriva a coinvolgere il 20% dei giovani tra i 15 e i 29 anni, ovvero oltre 100.000 ragazzi.